sabato 23 aprile 2011



Da IL GAZZETTINO 21 APRILE 2011

SCOTTO ZOIA, UN BIG BANG

IL ROCKER SUL PALCO DEL NEW AGE COL "BUENA SUERTE TOUR"
IL SUO "PAROLISTA" PUBBLICA "PASSI PERVERSI"

Giovedì 21 Aprile 2011,

Ritorna sui palchi trevigiani Pino Scotto, rocker italiano dalle influenze blues che domani si esibirà alle 22 (ingresso 10 euro) al New Age di Roncade per una delle date del «Buena Suerte Tour». Il disco è uscito il 2 aprile dello scorso anno: un album amaro e arrabbiato, dalle note rock dure e senza fronzoli. Il primo video «Gli arbitri ti picchiano» è cantato insieme a Caparezza. Nella Marca Pino Scotto ha il suo autore di fiducia, Norman Zoia. «Con Pino Scotto ci si conosce praticamente da sempre, da quando entrambi, nella seconda metà degli anni '60, siamo sbarcati a Milano, lui da Monte di Procida ed io da Motta di Livenza, dove sono tornato, - racconta Zoia. - La collaborazione stretta risale però a vent'anni fa, quando nasce il progetto del suo primo album in italiano: 'Il Grido Disperato di Mille Bands'. Ho sempre scritto i testi delle sue canzoni, compreso quelle dell'ultimo album Buena Suerte, titolo che ha un risvolto amaro ed è preso dall'inciso di Soldatini di Pongo-Baby Soldiers, unica ballad del disco».
Zoia ha lavorato anche a «Standing rock», monografia su Scotto, del 1996, aggiornata nel 2008, con il nuovo titolo «Ok Corral» e accompagnata da «Datevi fuoco», antologia di duetti. Pittore, compositore, musicista, Zoia è anche poeta. E, soprattutto, come egli stesso ama definirsi, «parolista». «In principio è stato il big bang / un'esplosione di rock'n'roll / e fu subito blues»: sono i brevi intensi versi dedicati a Salvatore Quasimodo in «Passi perversi», un libretto-omaggio a poeti di tutti i tempi, di prossima pubblicazione, scritto da Zoia. Il piccolo volume attraverso veloci liriche scritte in nove lustri, offre uno sguardo sui grandi poeti, da Ungaretti a Dickinson, e sui cantautori italiani, da De André a Consoli. Parole in musica, parole che sono versi, che si trasformano in schizzi colorati su una tela. «Se dovessi dare una priorità, sceglierei la parola e la musica. Arti visive e musica sono espressioni universali. Se uno non è testualmente cieco o sordo, può apprezzare a ogni latitudine ciò che queste stesse espressioni comunicano», continua Zoia. Così le sue opere risentono di diverse influenze: i brani «Dio del blues», «Disperanza» e «Nel cuore del caos» sono presi da omonime opere su tela e su tavola. «Piazza San rock» è invece mutuata da una performance. Autore di Blues 3000, il primo multiplo d'arte su cd-rom (1998), Zoia ha seguito molteplici progetti: ha ideato le t-sh@rts, presentate all'Hard Rock Cafè di Milano, nonché riletto la «Nascita di Venere» dalle spume del vino anziché dal mare.

Sara De Vido

LINK al Gazzettino:
http://carta.ilgazzettino.it/LeggiGiornale.php?TipoVisualizzazione&CodSigla=TV&NumPagina=33&AnnoPagina=2011&MesePagina=04&GiornoPagina=21&NumTestatina

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